Patella Ferruginea È IN PERICOLO

Ma chi è Patella Ferruginea? Facciamo la sua conoscenza

Zone di maggiore presenza di Patella ferruginea

Una grande famiglia

Patella ferruginea appartiene al grande gruppo dei Molluschi il cui nome deriva dal latino “mullus” che significa molle. Essi, infatti, non possiedono uno scheletro duro, ma un corpo muscoloso ed una particolare struttura rigida: la conchiglia, che può essere interna od esterna, singola o doppia e, in alcuni casi, totalmente assente. I Molluschi comprendono vari sottogruppi, detti classi, alle quali appartengono animali con caratteristiche molto diverse tra loro.

Alcuni esempi di molluschi

Com’è fatta

La conchiglia è conica a forma di “cappellino cinese” e presenta un bordo dentellato e delle costolature radiali. Il colore varia dal marrone al rossastro/ruggine (ecco perché il nome “ferruginea”). Presenta un piede muscoloso ventrale ed un rivestimento interno, chiamato mantello, che ha la funzione di costruire la conchiglia. A volte le patelle ferruginee sono coperte da alghe e incrostazioni, tuttavia anche un occhio poco allenato riesce a distinguerle sugli scogli.

Sopravvivere in condizioni estreme

La conchiglia è conica a forma di “cappellino cinese” e presenta un bordo dentellato e delle costolature radiali. Il colore varia dal marrone al rossastro/ruggine (ecco perché il nome “ferruginea”). Presenta un piede muscoloso ventrale ed un rivestimento interno, chiamato mantello, che ha la funzione di costruire la conchiglia. A volte le patelle ferruginee sono coperte da alghe e incrostazioni, tuttavia anche un occhio poco allenato riesce a distinguerle sugli scogli. Vivendo sugli scogli, tra il limite superiore e quello inferiore della marea, deve sopportare condizioni molto difficili, che richiedono tecniche di sopravvivenza formidabili. Pur essendo un organismo marino che respira solo attraverso le branchie, traendo l’ossigeno dall’acqua, durante il periodo di bassa marea può vivere fuori dall’acqua e rimanere esposta al calore del sole perché, aderendo perfettamente alla roccia, trattiene una scorta d’acqua sotto la conchiglia. Riesce, inoltre, a resistere alla potenza delle onde grazie al “piede muscoloso”, che genera una depressione all’interno della conchiglia (effetto “ventosa”) e rende quasi impossibile staccarla con la forza delle mani.

Cosa mangia e chi la mangia

Si nutre di micro e macro alghe che raschia dalle rocce, usando una sorta di lingua con tanti dentelli, detta radula (cioè raspa). Si sposta molto poco, soprattutto durante la notte e l’alta marea e ritorna sempre nello stesso posto. I principali predatori sono i granchi, un mollusco chiamato boccone di mare (Stramonita haemastoma), gabbiani e soprattutto….. l’Uomo!

Patella ferruginea è in buona compagnia

La zona di marea (intertidale o mesolitorale) dove vive la nostra patella è la porta di ingresso al mondo sommerso. Al di sopra del piano mesolitorale, si trova il sopralitorale, che è lambito occasionalmente dagli spruzzi, ed è popolato da organismi legati al mare sia per l’alimentazione che per la riproduzione. Al di sotto abbiamo il piano infralitorale, che nel caso dei substrati rocciosi è dominato dalle alghe, ma non solo. Gli organismi che popolano queste zone sono numerosi e spesso con densità molto alta.

Prova a dare un nome agli organismi marini che vivono insieme a Patella ferruginea, associando il numero corretto

CONTROLLA LE SOLUZIONI

SOPRALITORALE

  • Phorcus turbinatus (cornetto comune) 6
  • Verrucaria spp. (lichene nero) 4
  • Isopode: Ligia italica (porcellino degli scogli) 2
  • Pachygrapsus marmoratus (granchio corridore) 3
  • Melarhaphe neritoides (littorina) 1
  • Patella ferruginea (patella ferrosa) 5

MESOLITORALE

  • Coryphoblennius galerita (bavosa galletto) 11
  • Rissoella verruculosa 14
  • Patella ulyssiponensis (patella rugosa) 7
  • Chthamalus stellatus (dente di cane) 8
  • Actinia mediterranea (pomodoro di mare) 9
  • Lithophyllum byssoides (litofillo dei marciapiedi litorali) 12
  • Nemalion elminthoides (spaghetti di mare) 10
  • Eriphia verrucosa (favollo) 13

INFRALITORALE SUPERIORE

  • Dyctiotales 18
  • Stramonita haemastoma (porpora) 15
  • Thalassoma pavo (donzella pavonina) 16
  • Ellisolandia elongata (corallina) 20
  • Cystoseira amentacea var. stricta (cistoseira della frangia) 22
  • Patella caerulea (patella comune) 17
  • Mytilus galloprovincialis (cozza o muscolo) 19
  • Padina pavonica (coda di pavone) 21

Maschio o femmina?

È una specie ermafrodita; tutti gli individui nascono maschi e dopo circa tre anni, quando la conchiglia ha raggiunto circa i 4 cm di diametro, per lo più si trasformano in femmine. Sono possibili anche inversioni sessuali multiple. La riproduzione avviene una volta all’anno, soprattutto in autunno. Dopo la schiusa dell’uovo si susseguono, una dopo l’altra, due larve planctoniche chiamate trocofora (perché simile a una trottola) e veliger (perché tipicamente possiede due ali), di aspetto molto diverso rispetto a quello degli individui presenti sugli scogli. In pochi giorni le larve si trasformano in piccole patelle che si attaccano alle rocce.

La sua sopravvivenza è a rischio

Le grandi dimensioni, caratteristiche di questa specie, ne hanno fatto una preda ambita da molti e ne hanno causato la rarefazione o l’estinzione delle popolazioni a livello locale. In generale le patelle sono da secoli utilizzate come esca per la pesca all’amo o per il consumo alimentare, e per questo staccate in gran numero dagli scogli. Le specie di minori dimensioni sembrano non risentire troppo di questa pratica, a differenza delle specie di maggiori dimensioni, più rare e più evidenti. Anche l’inquinamento e le altre attività dell’uomo lungo i litorali, in alcune zone possono aver influito sulla vita e sull’ecologia di questa specie.

Il progetto ReLife (LIFE15NAT/IT/000771) è nato per proteggere Patella ferruginea

Grazie al prelievo di esemplari dall’Area Marina Protetta (AMP) di Tavolara-Punta Coda Cavallo, verrà effettuata la reintroduzione nelle tre AMP liguri (Portofino, Bergeggi e Cinque Terre), dove sono state eliminate le cause dell’estinzione ed è assicurato un adeguato livello di protezione.
Questo progetto contribuisce alla conservazione e tutela degli Habitat facenti parte della Rete Natura 2000, istituita ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE.
Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea tramite lo strumento finanziario LIFE.

Aiutaci a proteggere il nostro mare

No alla raccolta di animali per puro divertimento, collezionismo o come esche da pesca

Osserva gli animali nel loro ambiente naturale senza raccoglierli. Patelle, piccoli pesci, granchi, meduse, ecc., se lasciati in un secchiello al sole, non riescono a sopravvivere.

Lo sapevate che...

... le patelle detengono di un nuovo record nel regno animale: l’università di Portsmouth ha pubblicato uno studio che dimostra come i «denti» delle patelle siano il bio-materiale più resistente in natura, soffiando il primato alla tela dei ragni. Le piccole patelle appena sviluppate a volte si attaccano alla conchiglia di un adulto.

CONTROLLA LE SOLUZIONI
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